DICONO DI NOI... XX Anniversario

Dicono di noi...

In questa sezione sono presenti articoli e notizie riguardanti la Compagnia e la nostra Scuola, con i relativi riferimenti sulle fonti.




da "Torino Sette" del 26/10/2012
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Sfide per tutti, a colpi di spada e di lancia Antica.

Al Borgo Medievale del Valentino domenica 28 appuntamento con <<A singolar Tenzone>>, un evento organizzato dalla Scuola di Scherma medievale Compagnia del Pomo e della Punta in collaborazione con il Borgo Medievale, per sperimentare i rudimenti del combattimento con la spada e lance medievali seconda le tradizionali codificazioni italiane ed europee del basso medioevo. ...

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da "La Stampa" del 18/08/2010
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Diventare agili come guerrieri medievali.

SILVIA CAPRIOGLIO
BARDONECCHIA
Tecniche di combattimento utilizzate nel Medioevo Imparare a destreggiarsi con un bastone applicando la disciplina e le tecniche tipiche della <<lancia appiedata>> tardo medievale secondo la scuola italiana quattrocentesca. E’ la proposta della Compagnia Del pomo e della punta, che organizza da domani a domenica 22 agosto uno stage di <<bastone lungo>> adatto a tutti dai 14 anni in su, nella cornice piena di storia del Forte Bramafam di Bardonecchia.

Un tuffo nel passato a partire dalla scelta della location, un castello le cui prime tracce risalgono al 1300, per imparare a conoscere l’arte della scherma medioevale, una disciplina praticata dalla Compagnia seguendo la tradizione dei codici e dei trattati scritti tra il XIII ed il XV secolo da maestri d’arme europei, soprattutto italiani. Il bastone, da compagno di passeggiate, sostegno, attrezzo, diventa anche efficace arma difensiva e offensiva. Le tecniche vanno dall’uso della lancia appiedata a quello dell’azza, una sorta di lungo martello d’arme, alle spade, alla daga, il pugnale, senza dimenticare la lotta corpo a corpo.

Pratiche, ci tiene a sottolineare la Compagnia, spesso erroneamente immaginate e presentate, soprattutto dal cinema, come dimostrazione di forza bruta, ma nei fatti riconducibili a un’arte marziale che, se messa in pratica come sport, può contribuire al benessere psicofisico. Non a caso il motto della Compagnia Del pomo e della punta è <<Ad extremos iungere>>, <<A unire gli estremi>>, un invito, recitato ritualmente a ogni incontro, a trovare un giusto equilibrio tra l’irruenza e l’azione della punta e il controllo e la ponderazione del pomo.

La preparazione fisica del <<guerriero>>, adottare le giuste posture, imparare a controllare la respirazione e la voce, è fondamentale quanto la disposizione di spirito, con tanto di decalogo a cui ispirarsi. L’allievo, o meglio lo scolaro, secondo la filosofia della Compagnia, pensa e si confronta, non accetta provocazioni e non provoca, ma nemmeno fugge; rispetta e ubbidisce al magister, che è <<l’allievo degli allievi>>. Un appello all’umiltà e al coraggio in cui è forte il richiamo ai codici cavallereschi medioevali.

La passione per le tradizioni e i costumi dell’epoca, senza nostalgia ma con attenzione a ciò che ancora affascina o è attuale, emerge non solo nell’amore per la spada ma anche in tavola. Ecco allora che la Compagnia si diletta nel tramandare antiche ricette, ovviamente in linguaggio dell’epoca. Dai <<rafioli>>, di cui si ha notizia già dal XII secolo, all’Ippocrasso, vino speziato, alla herbetella, <<ova, petrosemolo e mayorana>>. Cibi sostanziosi, prima del prossimo combattimento.

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da "Piemonte Mese" ottobre 2010
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Di Cappa e Spada

Lorena e Marco C’era una volta Nedo Nadi, la storia della scherma olimpionica, cinque medaglie d’oro sulle sei disponibili alle Olimpiadi di Anversa del 1920, campione in tutte e tre le armi nella stessa edizione dei Giochi. Ma accanto a una disciplina che vanta 114 medaglie alle Olimpiadi e 275 ai campionati del mondo, e a nomi del calibro di Valentina Vezzali, c’è anche la scherma storica.

Riconosciuta dalla federazione, si occupa dello studio storico, letterario, filologico e sperimentale del combattimento alla spada, in base alle tecniche utilizzate in Europa dal Medioevo alla prima metà del ’900 e diversa dalla scherma artistica (ossia l’esecuzione di giochi e coreografie schermistici preordinati). Dal maggio di quest’anno ha anche un campionato nazionale, ma la disciplina esisteva da molti anni, tenuta in vita da accademie e scuole d’arme, e non potevano mancare passione e interesse torinesi.

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La stessa passione e competenza si percepisce ascoltando Marco Andreoli, che assieme a Lorena Quartero ha fondato, nel gennaio 2001 la Compagnia del Pomo e della Punta, associazione sportiva dilettantistica iscritta a Uisp Torino e Coni. Un’attività cominciata come gruppo spontaneo nei primissimi anni Novanta. Andreoli tiene subito a precisare: ’Non evochiamo tempi antichi: siamo persone moderne, sportivi e ricercatori, appassionati di storia, di Medioevo, di arti marziali’. La Compagnia è una scuola che insegna arti guerresche e tecniche di combattimento individuale facendo riferimento ai codici di maestri d’arme, soprattutto tedeschi e italiani, dal XIII al XV secolo. Non a caso, nell’home page del sito è riportata una frase di Fiore dei Liberi (’Fate li fatti ché parole non ano loco’), autore del Flos duellatorum del 1409, trattato fondamentale per la scherma italiana.

Nel 2006, per i Mondiali di scherma, la Compagnia è stata scelta come testimone della scherma medievale. Si presta attenzione anche a tutti gli aspetti culturali legati al mestiere delle armi, dal vestiario all’armamento difensivo e offensivo. Le tecniche insegnate sono la lotta disarmata detta abrazar, il combattimento con daga/pugnale, l’utilizzo della lancia appiedata e del bastone lungo, l’armeggio della spada e rotella da pugno, il maneggio di armi in asta e l’armeggio d’azza.

La Compagnia tiene corsi tutto l’anno in tre sedi: Bosconero (mercoledì sera), Grugliasco (giovedì sera) e Torino (sabato pomeriggio). ’In media una lezione ospita tra i dieci e i venti allievi’, aggiunge il maestro-fondatore. ’L’anno scorso abbiamo superato gli ottanta iscritti’. Non ci sono limiti di età: ’Andiamo dai 14 ai 65 anni e ci sono anche famiglie quasi al completo che frequentano i nostri corsi’.

Qui la scherma è vista e vissuta come difesa e contrattacco con efficacia, eleganza, disciplina evoluta, tecnica. Il maestro (o meglio magister) è ’l’allievo degli allievi’, mentre gli allievi (scholarii) seguono la Regola della Compagnia, hanno ’dei principi’ e sono i primi giudici di se stessi.

Oltre alle lezioni, vengono organizzati stage mirati, multidisciplinari e aperti al pubblico, come quello che si svolgerà il 10 ottobre al Borgo Medievale, nell’ambito della collaborazione con la Fondazione Torino Musei. ’La gente è interessata e partecipa, perché deve avere un minimo di voglia di mettersi in gioco’, e ottimo successo hanno anche i seminari al Museo di Antichità e i corsi nelle scuole dell’obbligo (’Portiamo il Medioevo in classe’).
Collegato a questa nutrita attività è il gruppo storico, iscritto nell’apposito Albo della Provincia di Torino e composto da 25-30 persone, che può spesso contare sull’appoggio delle amministrazioni comunali.

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da "La Stampa" del 11/09/2009
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Sfida a singolar tenzone

Al Borgo del Valentino lezioni gratuite di lancia con le tecniche medievali.

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<<A singolar Tenzone>>, il ciclo di lezioni gratuite per avvicinarsi a una nobile e antica disciplina marziale...
L’evento, che nasce in collaborazione con la Compagnia del Pomo e della Punta, è un modo per provare i rudimenti del combattimento con spade e lance medievali secondo le tradizionali codificazioni italiane ed europee in uso durante il medioevo....

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da "Il Canavese" del 05/12/2008
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La Spada medievale presente in Canavese

La scherma è sport nobile,disciplina che in molti hanno imparato a seguire ed amare grazie alle imprese dei nostri atleti alle Olimpiadi

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Tra le prime vi è quella medievale, che la Compagnia del Pomo e della Punta di Bosconero divulga con passione ed un grandissimo amore.Associazione Sportiva Dilettantistica regolarmente registrata presso il Coni, riconosciuta dagli enti locali ed affiliata a UISP Comitato di Torino, è attiva da circa otto stagioni grazie al grande impegno del presidente Marco Andreoli e di Lorena Quartero, che sono i fondatori, nonchè i rappresentanti legali...

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da "La Voce del Canavese" del 29/10/2007
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L’arte della Spada con la "Compagnia del Pomo e della Punta"

Lorena e Marco Da diversi anni a Bosconero è presente la "Compagnia del pomo e della Punta", una scuola di scherma antica e di cultura medievale diretta dagli istruttori Marco Andreoli e Lorena Quartero. La scuola tiene corsi e stage sulla scherma di spada, lancia, bastone, daga e sulla lotta corpo a corpo che, grazie ai codici illustrati di maestri d’arme europeri, soprattutto italiani e tedeschi scritti tra il XIII ed il XV secolo, è arrivata fino a noi. Le tecniche, che ancor oggi si confermano efficaci, sono quelle che già furono dei cavalieri e degli uomini d’arme professionisti dell’epoca medievale. Nell’arte del combattimento, fisicità e tecnica si fondono sempre con controllo, equilibrio, senso di responsabilità e rispetto sia verso i compagni che per gli avversari.

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da "La Nuova Metropoli" del 03/06/2004
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Rivive la scherma del Trecento

Marco Marco
Ad estremos iungere, ovvero ad unire gli estremi. È questo il motto della Compagnia del Pomo e della Punta, l’associazione sportivo dilettantistica,culturale e di formazione, cha dal 2001 si occupa del recupero di un’arte marziale che affonda le sue radici in tempi molto lontani: l’arte della scherma medievale. Lo stile che si apprende all’interno della scuola è quello tipico praticato tra il Trecento e tutto il Quattrocento nell’Europa centro meridionale, che prevedeva duelli con spada, a due mani e a mano e mezza o ad una mano con e senza scudo, lancia corta, pugnale, bastone lungo. Ma oltre all’insegnamento di queste, facendo una continua ricerca sul campo, analizzando scritti antichi, risalenti persino al 1295, tramite i quali è stato possibile recuperare tali tradizioni. Il nome della compagnia nasce dalle due estremità che si trovano nella tipica spada medievale: il pomo, cioè il tondo, simbolo di eleganza, armoniosità, controllo, intelligenza ed equilibrio, e la punta, usata per ferire l’avversario, l’acuto, che rappresenta l’istinto, l’azione, la forza e l’ira. << Questa scuola trova poi la sua caratteristica esclusiva - afferma Marco Andreoli, presidente e istruttore della Compagnia - nel fatto che conduce i suoi allievi a una crescita sia a livello psichico, sia a livello fisico, portandoli non solo alla semplice conoscenza dell’arte del combattimento, ma alla completa formazione di un cavaliere, consapevole dei propri limiti, in equilibrio con se stesso, rispettoso dell’etica cavalleresca, corretto verso i suoi compagni e verso gli avversari grazie anche alla serietà tecnica e all’attendibilità storica da noi fornita per un buon apprendimento di questa antica tradizione >> L’associazione è inoltre impegnata in progetti, interventi, seminari, sia in ambito scolastici e non; collabora inoltre con gruppi storici e realizza armamenti, accessori e materiale didattico. Spesso maestri ed allieni più anziani, muniti di attrezzature, abiti, armi e accessori storicamente corretti, danno dimostrazionei pratiche di un tipico combattimento, spiegando inolte le caratteristiche di questo tipo di scherma, all’interno di manifestazioni storiche ed eventi rievocativi

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da "Torino Sette" del 12/03/2004
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L’arte della Scherma

Marco Nella brutale mischia della battaglia corpo a corpo, gli antichi combattevano con scudi e pesanti asce, senza troppo curarsi dell'esecuzione dei colpi. Poi si diffusero spade più leggere e maneggevoli che era possibile far roteare con ampi movimenti di braccio. Si affinò così, nel XIV secolo, una raffinata tecnica che trovò la sua migliore realizzazione nel duello tra due soli contendenti. l’arte della scherma medievale si può apprendere ancora oggi a Torino. La compagnia del Pomo e della Punta, associazione sportiva e culturale senza fine di lucro, affiliata Uisp

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Saranno insegnate le principali tecniche di difesa e contrattacco dei tempi antichi, ma soprattutto l’arte del duello. La scherma è uno sport che stimola non solo il fisico ma anche il controllo, l’equilibrio, il senso di responsabilità dell’allievo e il rispetto per i compagni. I corsi sono sempre aperti, tranne che ad agosto, e sono adatti a tutti, uomini e donna di ogni età.

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da "Informa Giovani Torino" del 2003
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Medioevo in rete

La Compagnia del Pomo e della Punta di Torino promuove laboratori e ricerche sul nostro medioevo. Propone stimolanti e concrete opportunità di attività come l’ marziale della spada, programmi didattici ricreativi e laboratori di artigianato storico.

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da "Il Canavese" del 19/04/2002
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Il Medioevo come filosofia di vita

TORINO - Usberghi, armature, antiche vesti medievali, lance e spade di lucente metallo: un salto indietro nel passato che può sembrare anacronistico ma che attira, oggi più di ieri l’attenzione e l’entusiasmo di giovani uomini e donna. L’associazione torinese "Compagnia del Pomo e della Punta" non si propone soltanto, come potrebbe sembrare a prima vista, di dare vita a rievocazioni storiche, ma si prefigge di attuare la promozione,l’arricchimento, l’integrazione dell’individuo, la valorizzazione dell’ecologia umana. Fondatore, promotore e anima dell’associazione è Marco Andreoli, un quarantenne torinese, dall’aria e dal volto vagamente anglosassoni, che da sempre è appassionato di tutto ciò che concerne il Medioevo. " Ho partecipato fattivamente alle attività promosse dalle più prestigiose Compagnie d’arme dell’Italia settentrionale - spiega Andreoli - in particolare piemontesi, liguri e tosco-romagnoli".Scolaro et magistro, per dirla in latino, Andreoli ha fondato e organizzato nel 1998 un gruppo d’arme, una propria "Lancia" chiamata "... del Pomo e della Punta" come il Cavaliere che la governa. Diventare cavaliere oggi

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Si inizia dallo studio del metodo e della filosofia d’azione, per proseguire con i primi duelli con armi di legno, fino a brandire una vera arma in metallo, forgiata da un valente e capace artigiano.

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da "Torino Sette" del 15/03/2002
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Con la spada tra amore e odio

Il pomo e la punta, il tondo e l’acuto. Due estremi, quelli della spada, come il controllo e l’ira cieca, l’amore e l’odio, la dolcezza e la violenza, l’uomo e la bestia. Per imparare ad unire gli estremi,l’associazione <<Compagnia del pomo e della punta>> organizza un corso di istruzione alle armi sulle tecniche di combattimento medievale

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La prima lezione del cavaliere è l’augurio: forte et sicuro il braccio che brandisce, precisa et veloce, benevola et implacabile, umila et fiera.

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da "Torino Sette" del 18/05/2001
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Il Pomo e la Punta

Se le battaglie, e gli amori, dei cavalieri e degli uomini d’arme vi hanno sempre fatto sognare, allora preparate la cotta e la spada e seguite la Compagnia del Pomo e della Punta.

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con le tecniche impartite, dal Flos duellatorum, un manuale scritto nel 1400 dal maestro Fiore di Liberi par la famiglia d’Este.

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